Giorgia Meloni, di ritorno dal Consiglio europeo di Bruxelles, si è detta non delusa dall’atteggiamento di Polonia e Ungheria, che hanno fatto saltare il banco sull’accordo per i migranti. «Non sono delusa mai da chi difende i propri interessi nazionali. La loro posizione non riguarda la dimensione esterna che è la priorità italiana ed è l’unione modo per affrontare la migrazione mettendo d’accordo tutti. Venerdì andrò a Varsavia».
«Il ruolo dell’Italia è da protagonista in questo Consiglio europeo. Sono soddisfatta del lavoro fatto. Sul tema economico ci eravamo presentati chiedendo di affrontare la competitività europea con una maggiore flessibilità dei fondi esistenti. Oggi questo elemento è molto presente» nelle risoluzioni del Consiglio europeo «e per l’Italia significa circa 300 milioni di euro da poter spendere meglio».
«Se l’Ue offre una scelta alle popolazioni che tentano di lasciare l’Africa si cambia l’approccio. L’Africa non è un continente povero, ha molte risorse, è un grandissimo produttore di energia, soprattutto pulita, noi abbiamo un problema di approvvigionamento e l’Italia può essere la porta di questi investimenti», ha proseguito sottolineando che «su questo c’è un consenso unanime».
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