A margine del convegno «Guerra o Pace» in corso al Senato e promosso dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, è tornato a parlare della guerra in Ucraina e della recente missione diplomatica del Cardinale Matteo Zuppi.
«Occorre non rassegnarci nel lavorare per la pace anche se vi sono difficoltà nella missione vaticana del card. Zuppi. Tanto l’Ucraina quanto la Russia, che è la protagonista dell’aggressione e le responsabilità non sono uguali, rifiutano la proposta di mediazione, e questa è una pessima notizia».
«Il punto è che occorre insistere, occorre lavorare nella direzione del dialogo. Occorre che altri si aggiungano, si affianchino. Serve che l’Europa come soggetto politico collettivo entri campo. Quello che è mancato in questi lunghi mesi terribili di guerra è proprio questo, tentativi isolati, talvolta tentativi lasciati soli, tentativi liquidati troppo in fretta come il piano di mediazione cinese».
«Questo convegno si chiama `Guerra o Pace´? Ciò che continua a essere lontanissimo dall’orizzonte è la pace. La guerra è presente ed è una escalation che continua. Oggi leggiamo del possibile invio dei missili a lungo raggio da parte degli Stati Uniti in Ucraina. Ogni giorno – ha concluso Fratoianni – sembra più difficile trovare una via d’uscita pacifica e ogni giorno diventa più necessario continuare a cercarla».
Argomenti: guerra russo-ucraina