Bonaccini (Pd): "A Figliuolo hanno dato pochi fondi, la situazione è insostenibile"

Romagna, Bonaccini al governo Meloni: «Le risorse sono meno di un terzo di quelle necessarie. E poi una programmazione impostata su tre anni con un commissario e una struttura incaricati per uno solo: dopo che succede?».

Bonaccini (Pd): "A Figliuolo hanno dato pochi fondi, la situazione è insostenibile"
Stefano Bonaccini
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10 Luglio 2023 - 11.27


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Stefano Bonaccini, in un’intervista a La Repubblica, ha parlato dello stato del PD e della situazione in Emilia Romagna, dopo la tardiva nomina del generale Figliuolo come commissario per la ricostruzione dopo la devastante alluvione di due mesi fa.

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«C’è bisogno di costruire un partito più grande e plurale che diventi perno di un centrosinistra nuovo. Ce lo eravamo detti al congresso, adesso bisogna farlo. A Cesena il 21 e 22 luglio discuteremo anzitutto con la segretaria. Ci sarà anche Romano Prodi, che parlerà a tutto il partito unito. Tutto il Pd è chiamato a fare un passo avanti: dall’opposizione alla controproposta. E rivolgendoci alle altre forze di opposizione: restare in mezzo al guado significa solo fare il gioco della destra».

«Con Figliuolo sono quotidianamente in contatto: abbiamo lavorato bene durante il Covid e contiamo di fare lo stesso adesso. Piuttosto è la maggioranza di governo a lodarlo solo ora, mentre a quei tempi lo criticavano pubblicamente. Quanto al decreto contiene contraddizioni evidenti».

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«Le risorse sono meno di un terzo di quelle necessarie. E poi una programmazione impostata su tre anni con un commissario e una struttura incaricati per uno solo: dopo che succede? C’è poi il problema di aver voluto separare la fase di emergenza da quella della ricostruzione. Ne ho parlato con Figliuolo e spero che insieme a Curcio risolvano la questione».

«La stima dei danni si avvicina a 9 miliardi. I soldi stanziati sono pochi per la ricostruzione privata: al momento è prevista un’inezia ed è un problema, perché cittadini e imprese devono sapere subito quando e come saranno rimborsati».

I Comuni stanno anticipando i fondi: «Siamo fuori di oltre mezzo miliardo e la situazione sta diventando insostenibile. Operare per oltre due mesi senza copertura finanziaria espone tutti i Comuni, in particolare quelli piccoli».

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