Giorgio Randazzo, il politico 33enne arrestato nell’inchiesta sul furto di documenti riservati riguardanti l’arresto di Matteo Messina Denaro, è un consigliere comunale di Mazara del Vallo con una decennale carriera politica. Con la complicità di un maresciallo dei carabinieri, la documentazione doveva essere poi venduta a Fabrizio Corona.
L’Ansa ricostruisce la sua carriera. Mamma insegnante, padre agente d’affari, sposato con una imprenditrice vinicola, Randazzo siede in consiglio comunale dal 2009. Eletto nelle liste del Pdl con il sindaco Nicola Cristaldi, il giovane passa al movimento dell’ex governatore Nello Musumeci Diventerà Bellissima, partito con cui nel 2017 si fa eleggere all’Ars.
Lascerà in polemica con le scelte dell’ex assessore alla Salute Ruggero Razza. Dopo l’esperienza di Diventerà Bellissima Randazzo crea un suo movimento civico e forma un gruppo in consiglio comunale. Poi la nuova svolta e l’approdo alla Lega di Salvini Premier con cui tenta l’elezione a sindaco. Ma la città non lo segue e Randazzo deve accontentarsi ancora una volta del consiglio comunale. Nel 2021 la rottura con la Lega e il ritorno a Fdi.