L'Ambasciata di Mosca al Senato: "L'Holodomor non fu genocidio, non credete alla propaganda di Kiev"

La rappresentanza diplomatica di Mosca a Roma auspica dunque «che i senatori italiani, a differenza dei loro colleghi dalla camera bassa, mostrino lungimiranza e ampiezza delle vedute storiche e non seguano la via della propaganda sull'holodomor.

L'Ambasciata di Mosca al Senato: "L'Holodomor non fu genocidio, non credete alla propaganda di Kiev"
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25 Luglio 2023 - 16.37


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L’ambasciata russa a Roma chiede al Senato italiano di non equiparare quanto accaduto negli anni Trenta del secolo scorso in Ucraina, il cosiddetto «holodomor», la carestia che provocò milioni di morti, a un genocidio del popolo ucraino.

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«Oggi la camera alta del Parlamento italiano discuterà la questione del riconoscimento del cosiddetto «holodomor» come genocidio del popolo ucraino. La carestia del 1932-1933 è una tragedia comune, il cui ricordo unisce i popoli di Russia, Ucraina e Kazakistan. Fu il risultato della sovrapposizione degli errori gestionali da parte delle amministrazioni regionali delle zone agricole dell’URSS sulle condizioni climatiche sfavorevoli dei primi anni ’30», spiega la nota dell’ambasciata.

«Le pagine difficili della storia, assolutamente, devono essere studiate bene. Ma questo è possibile solo sulla base delle ricerche storiche professionali e obiettive. Tuttavia, coloro che, con una tenacia degna di una migliore applicazione, trascinano avanti la tesi dell’«holodomor-genocidio», meno di tutto si interessano all’accuratezza scientifica e all’autenticità storica. Si ricorre alle manipolazioni e distorsioni, falsificazioni dei dati sui numeri dei morti. Tutto questo si fa con un solo obiettivo: massimizzare la disunione dei popoli uniti dai plurisecolari legami storici, culturali e spirituali».

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La rappresentanza diplomatica di Mosca a Roma auspica dunque «che i senatori italiani, a differenza dei loro colleghi dalla camera bassa, mostrino lungimiranza e ampiezza delle vedute storiche e non seguano la via della propaganda del mito politico e ideologico fomentato dalle autorità ucraine per compiacere le forze ultranazionaliste, neonaziste e russofobe e i loro patroni angloamericani».

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