Elly Schlein, in un’intervista a La Stampa, è tornata a parlare della questione salario minimo, che il governo Meloni non ha ancora il coraggio di affrontare.
«Volevano rinviare sine die questo argomento, ma alla fine la determinazione di un’opposizione combattiva ha ottenuto un primo risultato. Quando riusciamo a unire le nostre battaglie si temi comuni siamo più efficaci. Siamo pronti a discutere, ma sul nostro testo. Non si può aspettare, non indietreggeremo di un millimetro».
«È un fatto che il Pd ha capovolto l’agenda politica e ha portato la destra a parlare finalmente di lavoro. Il 16 marzo scorso, in aula, alla presidente del Consiglio ho chiesto il salario minimo, una misura a favore di 3,5 milioni di lavoratori».
«Ho ricevuto una risposta negativa, la premier mi ha detto che il governo non era convinto che la soluzione fosse giusta. Sono contenta – aggiunge – che la mobilitazione che il Pd ha portato avanti con le altre opposizioni, fuori e dentro il Parlamento, abbia fatto cambiare idea alla destra di Giorgia Meloni e abbia convinto la premier, ma segnali concreti di apertura non ne abbiamo visti».
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