Strage di Bologna, la pulsione revisionista della destra sta venendo a galla con ferocia in queste ore di ricordo per le 85 vittime della strage neofascista del 2 agosto 1980. Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, ha sentito il bisogno di riportare in voga la falsa pista della matrice palestinese.
«A 43 anni di distanza resta immutato l’orrore per la strage di Bologna, uno dei momenti più tragici e dolorosi nella storia della Repubblica. La verità giudiziaria è nota e condanna i gruppi della destra estrema. Una realtà di cui tutti dobbiamo essere consapevoli».
«Lo scenario inquietante di quel tempo, emerge con tragica evidenza da atti conservati dai servizi segreti che ho letto nell’ambito di una commissione di inchiesta quando erano secretati e che ora sono stati in parte resi pubblici. Con buona pace di depistastori mai domi, i rapporti dal Libano del colonnello Giovannone del 1980 sono chiari. E alla vigilia delle stragi di Ustica e di Bologna il grido di allarme era preciso ed esplicito. La pista palestinese non è una suggestione, è una drammatica verità. Giovannone nei suoi rapporti allerta e parla con chiarezza. Abbiamo fatto una lunga e dura battaglia dal Parlamento per chiedere e ottenere la divulgazione di quegli atti, che deve essere completa».
«I gendarmi della memoria si irritano davanti a questa richiesta. Ma noi leggemmo e sapemmo già molti anni fa. Ora tutti devono leggere e sapere, cosa in buona parte possibile, ma ora ogni carta deve essere consultabile. Basta censure. Parliamo delle tragedie che hanno devastato la storia italiana. Sulle quali si continua giustamente ad indagare. E che spesso, soprattutto su Ustica, hanno visto la fantasia cinematografica prevalere sulla verità della storia. I caduti si ricordano e si onorano con la verità e con la fine di censure di ogni tipo».
«Ma certi `alfieri´ della verità parziale sono intolleranti quando si parla della tragica verità di Giovannone. Nessuno nega le sentenze. Ma nessuno ignori verità inoppugnabili». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato.
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