Caro carburante, Bonelli (Avs): "Il governo aveva promesso montagne d'oro..."

Caro carburante, Bonelli (Avs): «Durante la campagna elettorale, la presidente Meloni e la sua coalizione avevano promesso montagne d'oro, tra cui il taglio delle accise sulla benzina».

Caro carburante, Bonelli (Avs): "Il governo aveva promesso montagne d'oro..."
Angelo Bonelli
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16 Agosto 2023 - 16.01


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Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, in una nota ufficiale ha parlato dell’importante rialzo dei prezzi del carburante, nell’apparente indifferenza del governo Meloni, che aveva trascorso tutta la campagna elettorale a promettere tagli alle accise.

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«Durante la campagna elettorale, la presidente Meloni e la sua coalizione avevano promesso montagne d’oro, tra cui il taglio delle accise sulla benzina. Dopo quasi un anno di governo e una lunga serie di promesse tradite, ci troviamo di fronte a un aumento senza precedenti dei prezzi dei carburanti fossili, che pesa enormemente sulle tasche dei cittadini e delle famiglie italiane. Pane, pasta, frutta, verdura: beni essenziali diventati quasi inaccessibili per molti a causa di questa spirale di rincari. E quale sarebbe la risposta del governo? Elargire bonus per l’autotrasporto di merci e persone, una soluzione superficiale e di breve respiro che non affronta il vero cuore del problema».

«Mentre i ministri dell’Energia dell’Ue guardano al futuro, attraverso l’approvazione di un regolamento che prescrive lo stop ai motori endotermici per le auto e i furgoni nuovi a partire dal 2035, il nostro governo, in un atto di incredibile arretratezza, intende trasformare l’Italia in un hub europeo del gas. L’Italia di Giorgia Meloni è diventata il centro della speculazione sul gas, con la premier che sembra fare da sponda e restare a guardare, come dimostrato dalla rinuncia a far pagare la tassa su extraprofitti delle compagnie energetiche, perdendo così un ammontare di 8 miliardi e mezzo di euro».

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«È la dimostrazione di una visione corta e dannosa, che accrescerà il ritardo del nostro Paese verso una transizione verde essenziale e urgente. Non possiamo e non dobbiamo continuare a sostenere le grandi compagnie Oil&Gas, arricchendo le loro casse e ignorando che le energie rinnovabili sono l’unica vera risposta alla crisi climatica, ma anche un modo per alleviare la pressione economica sulle famiglie italiane. È ora che il governo la smetta di tradire il Paese e riconosca che non possiamo risolvere i problemi di domani con le soluzioni di ieri», conclude Bonelli.

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