lenia Malavasi, deputata del Pd, in una nota ufficiale ha attaccato il governo Meloni sulla questione migratoria, fuori controllo da diversi mesi. «Il governo Meloni ha completamente fallito sulle politiche migratorie: se il trend di questi mesi si dovesse confermare, alla fine del 2023 non avremo i 105 mila arrivi dello scorso anno, ma il doppio. La situazione è difficilissima da gestire per i comuni visto che l’esecutivo sta smantellando il sistema di accoglienza che è al collasso. E, intanto, i rimpatri restano l’ennesimo spot. In questo quadro è gravissimo che il Viminale rifiuti ogni dialogo con le amministrazioni comunali che chiedono a gran voce un confronto -in particolare sui minori non accompagnati e sulla mancanza di posti e strutture dove accoglierli».
«Con il decreto Cutro il governo ha tagliato i costi dell’accoglienza, prevedendo una remunerazione minore ai costi realmente sostenuti dalle associazioni del Terzo settore che dovrebbero prendere in carico i migranti. Adesso la situazione è fuori controllo e l’esecutivo impedisce ogni dialogo quando sarebbe non solo auspicabile ma necessario evitare di fare del delicato tema dei migranti, soprattutto i minori, uno scontro politico», aggiunge la deputata dem.
«Il risultato è che con questi numeri, la mancanza di un’adeguata rete di accoglienza che possa garantire condizioni di vita dignitose alle persone, non lasciarle nelle mani della criminalità e tutelare le comunità locali, rende la situazione assolutamente ingestibile. La protesta dei Comuni è bipartisan: ormai la spaccatura tra amministrazioni locali e il governo è sotto gli occhi di tutti e svela un ulteriore fallimento di questo esecutivo che parla tanto ma fa pochissimo. L’accoglienza è al collasso: il Viminale corregga la rotta e ascolti i nostri sindaci che sono il primo presidio dei territori. Rifiutare il confronto dimostra per l’ennesima volta la debolezza e l’inadeguatezza del ministro Piantedosi. Il governo dovrebbe essere solo grato ai sindaci e ringraziarli invece di rifiutare il confronto, perché hanno le responsabilità maggiori nella gestione», conclude Malavasi.
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