Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati Pd, è intervenuto sul dibattito alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo a proposito dell’accordo Ue-Tunisia
«Orde di migranti clandestini richiedono misure urgenti contro una impresa criminale ordita all’inizio di questo secolo per cambiare la composizione demografica della Tunisia. Il presidente tunisino, Kais Said, alcuni mesi fa, utilizzava questo linguaggio verso chi fuggiva da guerre e cambiamenti climatici nei paesi dell’Africa subsahariana. È in questa situazione, in un Paese dove gli oppositori sono in carcere e dove avanza l’autoritarismo, che a luglio è stato firmato un memorandum d’intesa politica tra questo governo tunisino e l’Unione europea».
«Questo accordo preoccupa per la forma perché l’esperienza libica dovrebbe averci insegnato come accordi bilaterali di questo tipo siano drammaticamente fallimentari. E preoccupa per la sostanza perché è l’ennesimo tentativo inutile di esternalizzare il controllo delle frontiere europee con grandi rischi per i diritti umani».
«Il mio partito, il Partito democratico, sarà in questi giorni in Tunisia per capire se la strada puó essere un’altra. L’Europa deve finalmente fare una propria politica sulla migrazione fondata su flussi legali, solidarietà e accordi che rispettino i nostri valori. Lo può fare se si ha la volontà politica, altrimenti saremo ancora e sempre sotto ricatto da dittatori o aspiranti tali».