La guerra ha spaccato molte alleanze. Ma cosa fare? “La distanza (con il Movimento 5 Stelle, ndr) è forte sul punto che io credo sia stato giusto di sostegno anche militare al popolo ucraino rispetto a un’invasione che, a mio avviso, altrimenti, in poche settimane avrebbe riscritto con l’esercito di Putin i confini d’Europa e questa è una cosa che neanche un partito progressista può minimamente e lontanamente accettare».
Lo ha dichiarato Elly Schlein, segretaria del Pd, intervistata da Enrico Mentana al festival di Open, a Parma, parlando del rapporto con il Movimento 5 Stelle.
«Eravamo insieme nella piazza del 5 novembre dell’anno scorso, a far segnare una mancanza e la mancanza è che non è possibile che non ci sia uno sforzo politico e diplomatico dell’Unione Europa per far cessare il fuoco e per costruire le condizioni di una pace giusta, alle condizioni che non sta a noi stabilire, ma che sta, anzitutto, al popolo invaso stabilire – ha proseguito la segretaria dem . Però non possiamo perdere l’aspirazione a quella pace e della fine di quella guerra, come di tutte le altre guerre, altrimenti non è più sinistra e non è più un partito progressista».
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