Magneti Marelli, Cgil e Fiom: "Calenda non è persona gradita al presidio"

Magneti Marelli, Cgil e Fiom contro Calenda: «Riteniamo le affermazioni di Carlo Calenda, contenute in un video pubblicato sui social in riferimento alla vertenza Marelli, gravissime e offensive».

Magneti Marelli, Cgil e Fiom: "Calenda non è persona gradita al presidio"
La protesta dei lavoratori della Magneti Marelli contro Carlo Calenda
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29 Settembre 2023 - 11.35


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Al presidio degli operai della Magneti Marelli di Crevalcore, Carlo Calenda non è ospite gradito. Ai lavoratori, rappresentanti da Cgil e Fiom, non sono piaciute le parole del leader di Azione, secondo il quale il segretario Cgil Maurizio Landini non avrebbe preso una posizione ferma sulla vertenza Marelli per non andare contro l’editore di `Repubblica´. 

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«Riteniamo le affermazioni di Carlo Calenda, contenute in un video pubblicato sui social in riferimento alla vertenza Marelli, gravissime e offensive non solo per la Fiom e la Cgil, ma anche per tutte le lavoratrici e i lavoratori», scrivono Massimo Bussandri, segretario della Cgil dell’Emilia-Romagna, Samule Lodi, segretario generale Fiom Emilia-Romagna Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, Simone Selmi, segretario Fiom Bologna.

«In un momento così delicato in cui la vita, il lavoro, l’occupazione sono a rischio leggere di un esponente politico che al posto di difendere i lavoratori specula per un minuto di celebrità rende poco onorevole il ruolo di deputato della Repubblica», è l’affondo dei sindacalisti.

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«Accecato dall’odio contro il segretario generale della Cgil, Calenda dimostra di non sapere nulla e di non essersi nemmeno documentato su quanto i lavoratori e il loro sindacato hanno fatto in questi anni. Abbiamo difeso la fabbrica, gli impianti, i posti di lavoro anche quando le case tremavano per le scosse del terremoto del terribile 2012. Quel giorno c’era Maurizio Landini ai cancelli della Marelli di Crevalcore», ricordano i vertici locali della Cgil a Calenda.

«Abbiamo lottato tutte le volte che vedevamo commessa un’ingiustizia, abbiamo chiesto garanzie industriali e di commesse al momento della cessione da parte di Fca, abbiamo proposto la realizzazione di un polo nazionale di componentistica per il settore automotive anche con la partecipazione dello Stato, abbiamo contrattato il rientro nel contratto dei metalmeccanici. Oggi vogliamo una giusta transizione che non sia pagata da chi lavora», proseguono. «L’abbiamo fatto sempre con serietà. L’abbiamo fatto sempre con rispetto. Quel rispetto e quella serietà che Carlo Calenda non riconosce. Pertanto sappia che per noi non è ospite gradito al presidio permanente ai cancelli della Marelli di Crevalcore perché noi siamo qui per difendere il futuro occupazionale e produttivo e non per un post sui social network», è il messaggio per il numero uno di Azione.

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