Salario minimo, la destra affossa la proposta di legge e la rimanda in commissione: l'ira del Pd

Salario minimo, Serracchiani (Pd): "Oggi Giorgia Meloni e la sua maggioranza hanno affossato il salario minimo, e tanti saluti alla cosiddetta destra sociale".

Salario minimo, la destra affossa la proposta di legge e la rimanda in commissione: l'ira del Pd
Giorgia Meloni
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18 Ottobre 2023 - 13.22


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Sul salario minimo, la destra di governo ha preferito lavarsene le mani piuttosto che affrontare la questione, rimandando in commissione la proposta di legge dell’opposizione. Su tutte le furie il Pd, che insieme agli alleati ha fin qui raccolto oltre mezzo milione di firme.

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Durissima la replica di Elly Schlein, intervenendo in Aula alla Camera. «La richiesta della maggioranza di un ulteriore rinvio in commissione della proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo è semplicemente la cronaca di una fuga annunciata. È un modo di buttare la palla in tribuna da parte della presidente Meloni per non trovarsi nell’imbarazzo di dire `no´ a una legge che sa essere apprezzata anche da un pezzo sostanziale dell’elettorato che ha votato per voi dalle ultime elezioni. È una fuga dalla realtà di un Paese che reclama giustizia ed equità mentre invece voi continuate a regalare soltanto condoni, mancette corporative e tagli ai diritti universali, come scuola e sanità pubblica».

lI presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. «Quello che sta facendo la maggioranza alla Camera sul salario minimo è vergognoso. Di fronte ad una questione che riguarda la dignità di oltre 3 milioni di lavoratori decide di non affrontare la questione rinviando il testo della proposta in commissione. Si tratta di una scelta sbagliata, avvallata dal governo di Giorgia Meloni che, di fronte ad una opposizione corsa, non ha il coraggio né di venire in Parlamento a discuterne, né di dire di no, nascondendosi dietro il CNEL ridotto a emanazione dell’esecutivo». 

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Gli fa eco Debora Serracchiani, responsabile giustizia. «Neppure il coraggio di dire no. Dovevano trovare la faccia di venire in Parlamento e dirlo davanti agli italiani: `siamo contrari al salario minimo´. Hanno dovuto farlo dire a Brunetta. Oggi Giorgia Meloni e la sua maggioranza hanno affossato il salario minimo, e tanti saluti alla cosiddetta destra `sociale´. Sono entrati nei palazzi e subito i lavoratori, quelli più deboli, sono diventati presenze scomode e fastidiose. Sono arrivati presentandosi come quelli davvero attenti ai bisogni del Paese, e invece al Paese hanno già voltato le spalle. Una vergogna».  

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