Manifestazione per la pace a Roma: c'è Conte, Schlein è a Mestre ma ci sono esponenti del Pd

 La manifestazione romana per la pace ha mantenuto la promessa. Fiaccole, striscioni con scritto «stop a tutte le guerre nel mondo» e «proteggere tutta la popolazione civile». Non uno slogan sopra le righe.

Manifestazione per la pace a Roma: c'è Conte, Schlein è a Mestre ma ci sono esponenti del Pd
Manifestazione per la pace all'Esquilino a Roma
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28 Ottobre 2023 - 01.22


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 La manifestazione romana per la pace ha mantenuto la promessa. Fiaccole, striscioni con scritto «stop a tutte le guerre nel mondo» e «proteggere tutta la popolazione civile». Non uno slogan sopra le righe. Semmai, la risposta è stata sotto le attese, visto il lungo elenco di realtà che avevano sottoscritto l’appello: piazza dell’Esquilino si è riempita a malapena a metà. Le opposioni c’erano, ma non tutte e ognuna a modo suo. Anche nella lettura della crisi in Medio Oriente piano piano si fanno largo i distinguo. Il Presidente del M5s Giuseppe Conte ha partecipato in prima persona, come anche il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli, mentre il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni era a Milano. Il Pd c’era, ma defilato, non una delegazione ufficiale, ma partecipazioni a titolo personale. Si sono visti Marco Furfaro della segreteria, la senatrice Susanna Camusso, il capodelegazione in Europa Brando Benifei. Assente Elly Schlein, impegnata a Mestre a una iniziativa sul piano casa del Pd. La segretaria ha comunque rivendicato la sintonia: «Sono manifestazioni a tutela di tutti i civili – ha detto – Anche il Pd sta insistendo sulla tutela di tutti i civili. Bisogna fare ogni sforzo diplomatico e politico per far riprendere il processo di pace in Medio Oriente verso la soluzione due popoli e due nazioni».

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La scelta del Pd non ha convinto le altre forze progressiste: «La piazza è questa, ognuno fa le sue valutazioni. Non entro in quelle altrui», ha detto Conte, che alla fiaccolata ha avuto modo di intrattenersi con il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Più diretto col Pd è stato Fratoianni: «Non capisco la ragione di questa scelta». Non c’erano Azione e Italia Viva. Lo slogan della manifestazione era «Proteggere tutta la popolazione civile» e i promotori Amnesty e Aoi (Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale), con l’adesione di realtà come Rete Pace e Disarmo, Arci, Acli, Cgil, Acli, Un ponte per.

Per per ora la linea sul Medio oriente è condivisa, ma l’equilibrio interno al Pd fra l’anima di sinistra e quella riformista resta delicato. «Nessuno ha polemizzato nel Pd – ha detto Furfaro – il Pd ha una posizione compatta, unitaria». I motivi delle diffidenze verso le piazze possono trovarsi anche nelle parole di chi non c’è andato, come il leader di Azione Carlo Calenda: nelle manifestazioni, ha detto, «una parte della sinistra e non solo, che si salda con la parte più estrema della destra, manifesta un sentimento che non posso che definire in fondo antisemita, anche se prende le vesti di un sentimento antisionista», pur se «non mi sembra che Schlein stia seguendo la stessa strada». Polemica la coordinatrice di Iv, Raffaella Paita: «Non partecipiamo alla manifestazione a cui aderisce Conte, perché la condanna di Hamas deve essere netta e chiara. L’atteggiamento del Pd mi sembra pilatesco sul tema». Per Camusso non è così: «Io ci sono, con altri del Pd, non capisco la polemica. Schlein è impegnata a Mestre, non abbiamo il dono dell’ubiquità». A Mestre la segretaria ha illustrato il piano casa del Pd: «Sono tante le proposte, a partire da reintrodurre il fondo per l’affitto, che andrebbe triplicato, fino a un miliardo. Servirebbe un ministero specifico per la casa, una regolamentazione degli affitti brevi, oltre a investmenti in case popolari».

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