Premierato, Bonelli (Avs): "Giorgia Meloni vuole diventare Imperatrice d'Italia"

Premierato, Bonelli (Avs): "Si tratta di una riforma che demolisce la costituzione della nostra Repubblica e delegittima il Presidente della Repubblica, così Giorgia Meloni sogna di diventare imperatrice d'Italia".

Premierato, Bonelli (Avs): "Giorgia Meloni vuole diventare Imperatrice d'Italia"
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni
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3 Novembre 2023 - 12.12


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«Mentre l’Italia è in ginocchio per gli eventi meteorologici estremi, e la crisi economica sta impoverendo gli italiani con il caro energia e aumento tasse, il governo approva la modifica della Costituzione: è il segno di quanto non siano in sintonia con i problemi del Paese. Si tratta di una riforma che demolisce la costituzione della nostra Repubblica e delegittima il Presidente della Repubblica, così Giorgia Meloni sogna di diventare imperatrice d’Italia». Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.

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«Dopo aver demolito le prerogative del parlamento con l’uso sistematico dei decreti votati a colpi di fiducia – prosegue -, vogliono una democrazia che si esaurisca nella scelta del capo. La destra ha una maggioranza schiacciante ma, per volontà della loro leader, vogliono una svolta autoritaria anche per nascondere l’incapacità a governare un Paese che subisce una grave crisi economica e sociale».

«L’aspetto più preoccupante è legato alla previsione dell’elezione contestuale del presidente del Consiglio e delle Camere, assicurando una maggioranza pari al 55% dei seggi da assegnare ai candidati e alle liste collegate al presidente eletto. In un colpo solo si garantirebbe ad una minoranza del Paese di conquistare, grazie ad una distorsione elettorale che è già stata bocciata da due sentenze della Corte Costituzionale del 2014 e 2017, una larghissima maggioranza. Entriamo oggi in una fase delicata per la nostra democrazia e per questo lavoreremo da subito per favorire la costruzione dal nord al sud di comitati in difesa della costituzione, barattata con l’autonomia differenziata che abbandona il sud del nostro Paese»

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