Un progetto di riforma Costituzionale che tradisce lo spirito dei Costituenti e avvicina l’Italia all’Ungheria di Orban con una serie di norme cervellotiche che alla fin fine hanno solo lo scopo di esautorare il Parlamento e instaurare la dittatura della maggioranza.
Giorgia Meloni ha avuto il coraggio di chiamare il suo pasticcio costituzionale `la madre di tutte le riforme´, mentre tradisce per prime le madri e i padri di questo Paese nella legge di bilancio: aumenta le tasse su pannolini, seggiolini e assorbenti, non investe sugli asili nido, dimentica la scuola, taglia sulla sanità e sulle disabilità, non mette un euro sulle persone non autosufficienti.
Così si aggrava il carico di cura sulle famiglie che pesa soprattutto sulle donne, tenendole a freno nel lavoro e nell’impresa».
Lo scrive su Facebook la segretaria del Pd, Elly Schlein, che aggiunge: «Una manovra che è un capolavoro di iniquità perché riesce a colpire tutte le generazioni: le più anziane perché fa cassa sulla sanità e sulle pensioni dei dipendenti pubblici e delle donne, le nuove generazioni perché mancano completamente il diritto allo studio, il diritto alla casa, il clima, il trasporto pubblico e il salario minimo. Insomma, una manovra senza futuro. Con il taglio del cuneo, la riforma fiscale e ora pure gli sgravi per le lavoratrici con figli che durano solo il tempo di scavalcare le europee. E come un fumogeno buttano fuori proprio adesso – che caso! – una riforma costituzionale pasticciata e pericolosa per distogliere l’attenzione da una manovra che sbugiarda la loro propaganda elettorale e non dà risposte al Paese. Non glielo permetteremo, daremo battaglia in Parlamento e fuori, a cominciare dall’11 novembre in Piazza del Popolo a Roma. Vi aspettiamo!», conclue
Argomenti: Elly Schlein