La Commissione Ue ha inviato al governo Meloni la lettera contenente l’avviso di procedura d’infrazione sulle concessioni dei balneari, dal titolo “Concessioni balneari in Italia – Violazione della Direttiva e dei Trattati in funzione dell’Ue”. Un passo in avanti per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkenstein. Nel 2020 era arrivata una lettera di messa in mora.
“Il governo italiano ha due mesi per fornire risposte. Il parere Ue è un parere motivato e non pregiudica le trattative continue che avremo con le autorità italiane”, afferma un portavoce di Bruxelles.
“Non abbiamo ritardato il parere motivato. Nell’inviare la lettera abbiamo fatto quanto previsto per far avanzare la procedura di infrazione e, ribadiamo, ciò non pregiudica la trattativa” con il Paese membro. Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue replicando a chi, al briefing con la stampa, gli chiedeva perché Bruxelles abbia atteso diversi mesi per muoversi, nonostante dall’Italia, dopo l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il commissario Ue Thierry Breton, non siano stati fatti passi avanti per l’adeguamento alla Bolkenstein.
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