Una conferenza convocata d’urgenza per fare il punto sulla mancata proroga del mercato tutelato dell’energia nel decreto appena varato dal governo. Elly Schlein e il Partito Democratico si attivano per cercare di riportare governo e maggioranza su una scelta che giudicano «sconcertante». Come lo faranno sarà spiegato domani alle 10, nella sede nazionale dem, dalla segretaria stessa e da Pierluigi Bersani, coinvolto nell’iniziativa in quanto «memoria storica dell’iter che ha portato al mercato tutelato». Assieme a loro, il responsabile Economia del partito, Antonio Misiani, e la responsabile Transizione Ecologica, Annalisa Corrado.
La reazione e il coinvolgimento di Bersani
La segretaria si è riunita oggi con il suo predecessore al Nazareno, prima ancora di sapere che nel decreto energia non era contenuta la proroga del mercato tutelato, spiega una fonte del Pd. «Una scelta che ci sembra gravissima», viene sottolineato al Nazareno. Per questa ragione, all’iniziativa di domani sulla Transizione Ecologica, durante la quale Schlein incontrerà associazioni, think tank ed esperti del settore, la leader dem ha voluto aggiungere quella con Bersani. «Bersani è il padre di quelle liberalizzazioni progressive e negli strumenti da lui messi in campo c’erano tutele per i consumatori domestici, considerati una categoria da proteggere, poi progressivamente stralciate e stravolte», spiega Annalisa Corrado.
Le contestazioni e le argomentazioni del partito democratico
“I dem, in questa richiesta, sono d’altra parte in buona compagnia: «La necessità di prorogare il mercato tutelato è stata segnalata da più parti, anche dalla maggioranza con esponenti di primo piano come Fabio Rampelli e Alberto Bagnai», dice ancora Corrado.
Il contesto europeo e le critiche al governo
«Nonostante questo il ministro Pichetto Fratin, inizialmente convinto della necessità di prorogare la maggior tutela ha manifestato diversi ripensamenti, per poi lavarsene le mani nascondendosi dietro l’inserimento della fine della maggior tutela come impegno nel Pnrr dal governo Draghi nel 2021», ricorda ancora Corrado.
Le ulteriori contestazioni e critiche del Pd
«Da allora però è cambiato il mondo, con un 2022 totalmente fuori da ogni scala e da ogni previsione. Il governo ha usato questa scusa, ma non ha mai portato al tavolo con l’Europa questa questione. Hanno cambiato tantissimo nel Pnrr, ma di questo non si sono occupati. E oggi bloccano la proroga usando il Pnrr come foglia di fico», conclude Corrado.
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