Cuperlo (Pd): "Destra arrogante che sequestra i diritti. Salario minimo? E' stato uno scippo"

Gianni Cuperlo (Pd): "Di fronte abbiamo una destra arrogante, che interpreta il potere come sequestro di prerogative e diritti, lo scippo parlamentare della legge sul salario minimo è lì a testimoniarlo".

Cuperlo (Pd): "Destra arrogante che sequestra i diritti. Salario minimo? E' stato uno scippo"
Gianni Cipriani
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8 Dicembre 2023 - 09.07


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Gianni Cuperlo, esponente del Pd ed ex candidato alla segreteria, intervistato da La Stampa ha parlato delle polemiche scaturite dalla mancanza di Primarie per scegliere il candidato sindaco di Firenze, con la scelta che alla fine è caduta su Sara Funaro.

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Secondo Cuperlo, le Primarie sono solo «uno strumento, il fine ultimo resta provare a vincere le elezioni». In molti casi si sono rivelate «uno strumento prezioso, in altri l’obiettivo di allargare una coalizione alternativa alla destra diventa la priorità, senza per questo annullare la partecipazione, anzi. Quanto al Dna del Pd, non lo cercherei nei gazebo, ma in giustizia, lavoro, pace, disarmo».

 «Schlein? Non è la segretaria che deve imporre o meno le primarie a città e regioni, dotate per fortuna dell’autonomia per decidere, come del resto è avvenuto».

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«Coi 5 Stelle vi sono battaglie comuni, come sul salario minimo, e alcune differenze. Noi lavoriamo per alleanze larghe e competitive, convinti che un’alternativa a questa destra richieda a ciascuno di valorizzare ciò che oggi ci unisce. L’unità non si fa solamente quando conviene a una parte. Todde è la scelta migliore per guidare la Sardegna, dopo la peggiore giunta degli ultimi trent’anni, e questo ne fa la candidata di tutto il centrosinistra che vuole vincere. Proveremo a ragionare nello stesso modo in ogni situazione e penso che alla fine questo spirito e questa generosità verranno premiati».

«Di fronte abbiamo una destra arrogante, che interpreta il potere come sequestro di prerogative e diritti, lo scippo parlamentare della legge sul salario minimo è lì a testimoniarlo. Lo stesso sta avvenendo con una manovra che arriva al Senato blindata, che taglia risorse alla sanità pubblica e si accanisce sui più fragili. Unire chi si oppone a questa deriva, fuori e dentro il Parlamento, prima che una scelta politica è un obbligo morale».

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