Appalti Anas, Angelo Bonelli chiama in causa Matteo Salvini: "Venga in Aula a riferire, è un problema politico"

Appalti Anas, Bonelli a Salvini: "La vicenda giudiziaria farà il suo corso, ma che esponenti di governo incontrino in abitazioni private o a cena imprenditori con interessi su appalti è un problema politico".

Appalti Anas, Angelo Bonelli chiama in causa Matteo Salvini: "Venga in Aula a riferire, è un problema politico"
Angelo Bonelli
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29 Dicembre 2023 - 14.06


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Il caso appalti scoppiato intorno all’Anas ha coinvolto anche Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore berlusconiano Denis Verdini e fratello della compagna di Matteo Salvini, Francesca. Angelo Bonelli, in una nota ufficiale, ha chiesto al leader leghista di riferire in Aula sulla questione.

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“Ho chiesto a nome del gruppo Avs un’ informativa urgente del ministro delle infrastrutture Salvini il cui dicastero esercita funzioni di controllo su Anas dopo l’inchiesta che ha coinvolto Tommaso Verdini. La vicenda giudiziaria farà il suo corso, ma che esponenti di governo incontrino in abitazioni private o a cena imprenditori con interessi su appalti è un problema politico. Costoro invece di incontrare imprenditori nei luoghi istituzionalmente preposti lo fanno in luoghi privati.”

“Ricordiamo che prima dell’approvazione del decreto sul ponte, secondo una indagine di Report su Rai3, vi erano stati anche incontri tra Salini, Salvini e il presidente del comitato scientifico Prestinizi”.

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“Secondo Report proprio il ministro Matteo Salvini prima di varare il decreto Ponte aveva incontrato l’ex ministro Pietro Lunardi e il costruttore Pietro Salini: il primo è l’ex componente del governo Berlusconi che da ministro ha seguito la gara per l’affidamento del progetto dell’opera, gara vinta dal consorzio Eurolink; il secondo è il patron dell’azienda, oggi Webuild, che ha oltre il 40 per cento del consorzio in questione e che adesso si rivede in pista per l’opera dopo che i governo Monti aveva bloccato tutto”.

“Ad oggi il governo sta negando con la società Ponte sullo Stretto, al100% pubblica, la visione a parlamentari della relazione sul progetto e l’atto negoziale tra webuild e società Ponte sullo Stretto. Assenza di trasparenza preoccupante e se fossi Giorgia Meloni mi preoccuperei molto su quello che sta accadendo al ministero delle infrastrutture.”

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