La protesta dei giornalisti della Dire, licenziati e sospesi tra Natale e Capodanno: "Atto gravissimo"

Presidio dei colleghi dell'agenzia Dire a Roma contro licenziamenti e sospensioni decisi dalla proprietà: "Atto gravissimo e senza fondamento giuridico".

La protesta dei giornalisti della Dire, licenziati e sospesi tra Natale e Capodanno: "Atto gravissimo"
La protesta dei giornalisti dell'agenzia Dire
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

8 Gennaio 2024 - 15.07


ATF AMP

Una situazione assurda quella dei colleghi dell’agenzia di stampa Dire, ‘usati’ dal proprio editore per chiedere la riattivazione dei contributi all’editoria al governo. Dopo i 14 licenziamenti arrivati a Natale, nella notte dell’ultimo dell’anno per altri 17 giornalisti sono arrivate le lettere di sospensione – un provvedimento che legalmente non significa nulla.

Top Right AMP

Nel pomeriggio di lunedì 8 gennaio, i giornalisti hanno effettuato un presidio sotto la sede della redazione, in Corso d’Italia a Roma.  “Un atto gravissimo e senza alcun precedente e fondamento giuridico” dice Alessandra Fabbretti, membro del Cdr.

Questo il comunicato del Cdr dell’Agenzia Dire: “Il 29 dicembre il Governo ha sospeso in modo improvviso e dirompente i fondi del Dipartimento per l’Editoria facendo seguito al fermo giudiziario amministrativo disposto dal Ministero dell’istruzione e del Merito nei confronti della Com.e, in riferimento alla vicenda giudiziaria che investe la precedente proprietà”.

Dynamic 1 AMP

“Alla luce di quanto accaduto tutto il corpo redazionale dell’agenzia Dire chiede di mantenere alta l’attenzione su ciò che sta accadendo all’Agenzia, e alla politica tutta di mettere in atto tutto quanto possa contribuire alla salvaguardia dei livelli occupazionali e della storia dell’Agenzia stessa. Non possono essere i lavoratori della Dire a pagare gli errori delle proprietà che si sono succedute negli ultimi anni”.

FloorAD AMP
Exit mobile version