Nicola Oddati, ex componente della Direzione Nazionale del Pd e attualmente dirigente della Regione Campania è finito in manette insieme all’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, Giorgio Palmucci, ex presidente di Enit, ai vertici anche di Confindustria turismo, e l’imprenditore puteolano Salvatore Musella. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un’inchiesta per corruzione che ha portato in carcere 11 persone.
«Uno spaccato di malaffare disinvolto e radicato intorno al comune di Pozzuoli e in altri luoghi per assicurare corsie preferenziali nell’aggiudicazione di appalti pubblici». Soldi, ma anche auto, abiti su misura, lavori di ristrutturazione di appartamenti per mogli d amici. Sono le ricostruzioni del gip di Napoli Antonio Baldassarre
Per mettere le mani sull’antica rocca di Pozzuoli sgomberata a causa del bradisismo e poi interamente ristrutturata, Musella avrebbe versato periodicamente somme di denaro all’ex dirigente nazionale del Pd Nicola Oddati. Ma non solo: gli avrebbe messo a disposizione delle vetture per l’uso personale; regalato abiti su misura e soggiorni in hotel, anche per la sua compagna, oltre a ristrutturazioni edili per lui e per lei.
Dall’attività investigativa sono poi emerse altre presunte irregolarità relative all’assegnazione di appalti anche in Puglia e Calabria, sempre attraverso il presunto interessamenti di figure politiche. L’aggiudicazione degli appalti, che ha coinvolto «innanzitutto l’imprenditore Musella, avveniva – scrive ancora il giudice – attraverso corsie preferenziali anche in cambio di tornaconti personali importanti per chi si adoperasse per garantire tali risultati».