Bonelli (Avs): "Nordio ha fatto un comizio, ma le sue riforme sono un attacco alla magistratura"

Bonelli: "Il problema è molto serio e la visione del Ministro Nordio cambia radicalmente l'approccio alla giustizia in Italia. Ci troviamo di fronte a una svolta che depone a favore del depotenziamento e della delegittimazione dell'autorità giudiziaria".

Bonelli (Avs): "Nordio ha fatto un comizio, ma le sue riforme sono un attacco alla magistratura"
Angelo Bonelli
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17 Gennaio 2024 - 13.52


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Il deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, intervenendo in aula alla Camera a margine della relazione del Ministro Nordio, ha attaccato il ministro e il governo Meloni sull’ultimo provvedimento che punta a tagliare le intercettazioni e le spese relative.

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“L`esposizione in aula del Ministro Nordio è stata direttamente proporzionale alla lunghezza dei processi in Italia, eppure, purtroppo, il suo intervento è risultato più simile a un comizio che a un resoconto concreto delle azioni intraprese. Mi trovo a constatare che il Ministro si è limitato a promesse vaghe senza fornire dettagli su cosa abbia effettivamente realizzato”.

“La sua affermazione che tagliare le intercettazioni, eliminare l’abuso d’ufficio e riformare la prescrizione rappresentino il massimo esempio di riforma è preoccupante. Queste misure sembrano più un attacco alla giustizia e un aiuto ai reati di corruzione che un sostegno a chi lotta contro la criminalità organizzata. Riformare la giustizia non vuol dire aprire un confronto con la magistratura, come ha fatto lei, ma intervenire negli uffici giudiziari, rendere vivibile le carceri, parlare di pene alternative”.

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“Il problema è molto serio e la visione del Ministro Nordio cambia radicalmente l’approccio alla giustizia in Italia. Ci troviamo di fronte a una svolta che depone a favore del depotenziamento e della delegittimazione dell’autorità giudiziaria. È essenziale comprendere che questa prospettiva rappresenta una vera e propria trasformazione nella storia della giustizia in Italia. È fondamentale collegare questo problema alle più ampie riforme del premierato e dell’autonomia differenziata, volute fortemente da Fratelli d`Italia. Questi cambiamenti sembrano delineare una svolta autoritaria nel nostro Paese, minando i pilastri della democrazia e dell’equità giuridica”.

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