La vendita della rete Tim agli americani di Kkr è un durissimo colpo per l’indipendenza del Paese ed espone l’Italia all’insicurezza, comunicativa ed economica. Lo sostiene il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S.
“La premier Giorgia Meloni, facendo carta straccia delle sue narrazioni sovraniste e patriottiche, sta trasformando il Paese in un grande ‘discount Italia’, dove asset e infrastrutture strategiche vengono cedute a prezzi di saldo. E’ semplicemente incredibile il modo in cui palazzo Chigi ha autorizzato la cessione della rete di telecomunicazioni da parte di Tim al fondo americano Kkr. Parliamo di un’infrastruttura a dir poco sensibile per lo sviluppo tecnologico e la sicurezza del Paese. Un’operazione finanziaria che renderà gli italiani più poveri, i lavoratori più fragili e l’intero Paese più insicuro”.
«Il ministro dell’economia Giorgetti – continua – deve urgentemente venire in Parlamento a riferire, a spiegare i contorni e le conseguenze di un’autorizzazione a dir poco inquietante. D’altro canto siamo in presenza di un disegno liquidatore che, come emerge dalla Legge di bilancio, può concretizzarsi presto anche nella svendita di altri asset strategici come Poste e Ferrovie. Il tutto nell’illusione, coltivata da Meloni e Giorgetti, che questo possa contribuire a diminuire il debito pubblico e tranquillizzare i mercati».
«Ma la storia dovrebbe essere maestra di vita: dal 1992 a oggi l’enorme smantellamento del patrimonio pubblico italiano non ha mai contribuito a ridurre stabilmente il debito pubblico, ma solo a impoverire il Paese e a perdere pezzi di sovranità e di autonomia. Il debito si riduce con la crescita, quella stessa crescita che la Meloni ha letteralmente disintegrato in poco più di un anno di Governo con la sua politica austera di tagli e adesso di svendite”.
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