A tre anni dall'arresto, Navalny manda a dire a Putin: "Crollerai e sparirai!"

"Crollerà e si sgretolerà", ha dichiarato Alexei Navalny rivolgendosi a Vladimir Putin in un post commemorativo del terzo anniversario del suo ritorno in Russia dalla Germania, dove era stato curato per l'avvelenamento che avrebbe dovuto ucciderlo.

A tre anni dall'arresto, Navalny manda a dire a Putin: "Crollerai e sparirai!"
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18 Gennaio 2024 - 00.36


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“Crollerà e si sgretolerà”, ha dichiarato Alexei Navalny rivolgendosi a Vladimir Putin in un post commemorativo del terzo anniversario del suo ritorno in Russia dalla Germania, dove era stato curato per l’avvelenamento che avrebbe dovuto ucciderlo.

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Navalny racconta che gli altri detenuti gli chiedono il motivo per cui è tornato in Russia, sapendo che l’attendeva il carcere più duro. La risposta del dissidente è semplice: “Ho il mio paese e le mie convinzioni, e non voglio rinunciare né al mio paese né alle mie convinzioni. E non posso tradire nessuno dei due”. Navalny sostiene che se le tue convinzioni hanno un valore, devi essere disposto a difenderle a ogni costo.

“Alla fine, ci deve essere chi in Russia non mente ai russi”, prosegue Navalny. “È successo che ora debba pagare in isolamento per il mio diritto di avere e non nascondere le mie convinzioni. E di certo non mi piace stare bloccato. Ma non rinuncerò alle mie idee e alla mia patria… Tutto ciò in cui credo si basa sulla scienza e sull’esperienza storica. Le persone al potere devono cambiare. Il modo migliore per eleggere un governo è attraverso elezioni libere ed eque. Tutti hanno bisogno di un processo equo. La corruzione distrugge lo Stato. Non ci dovrebbe essere censura. Questi principi sono il futuro”.

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Il dissidente prosegue con il suo j’accuse, affermando che coloro al potere non hanno idee e che il loro unico obiettivo è rimanere sulle loro poltrone. Navalny critica i falsi valori di Putin, notando che i poligami sono diventati conservatori, i membri del PCUS sono ortodossi, e i possessori di “passaporti d’oro” e conti offshore sono patrioti aggressivi. Descrive il panorama politico come intriso di bugie.

Navalny conclude con un augurio per il suo Paese, profetizzando che un giorno Putin non ci sarà più e che la vittoria è inevitabile. Non è tempo di arrendersi. Alexei Navalny era tornato in Russia dalla Germania il 17 gennaio 2021, dopo essere stato avvelenato con il Novichok. Ha affrontato varie accuse e condanne, culminando in una condanna a 19 anni in una colonia a regime speciale. Attualmente, Navalny sconta la sua pena nella colonia penale n. 3 “Polar Wolf”, nel villaggio di Kharp nel circondario autonomo di Yamalo-Nenets.

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