La protesta degli agricoltori sta per sbarcare a Roma. Lo spiega Salvatore Fais, cofondatore del Coordinamento Riscatto Agricolo, in un’intervista a QN. «L’obiettivo è fare una grande manifestazione probabilmente venerdì, al massimo sabato. Concorderemo i dettagli con la Questura».
Dal governo «segnali sono stati mandati, stiamo aspettando qualche chiamata. Per ora, niente. Ma credo che arriveranno, non possono ignorarci», aggiunge e sul fronte di Sanremo e della possibilità di salire sul palco con la protesta conferma che «ci sono dei contatti in quella direzione, vediamo se ci vogliono».
Fais prende le distanze dalle iniziative di Danilo Calvani, altro leader della protesta. «Siamo due gruppi diversi, abbiamo dialogato, ma restiamo autonomi perché a noi non interessano contatti con la politica. Ognuno per la sua strada. Vogliamo che vengano rimosse le condizionalità previste nel Green deal, vogliamo che venga ridiscusso l’obbligo di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030 che è stato imposto mentre l’Ue importa di tutto da Paesi senza norme ambientali come le nostre».
Lo stesso Danilo Calvani, leader di Cra/Agricoltori Traditi è intervistato sempre dal QN. «A Roma Contiamo di fare arrivare migliaia di mezzi. Dopodiché grossomodo alla fine della prossima settimane faremo la grossa manifestazione nazionale. Mi auguro che, viste le dichiarazioni di apertura fatte da Meloni e Salvini, al governo vorranno incontrarci. Con la forza che abbiamo mostrato e con quella che vedranno nei prossimi giorni si renderanno conto che le nostre domande non possano essere ignorate. Ma se la Meloni pensasse di fare qualche promessa a vuoto, meglio che non ci riceva. Ci servono fatti o le nostre aziende moriranno».
«Al 99% uno dei nostri sarà invitato sul palco dell’Ariston. Se non domani, dopodomani. Amadeus è stato molto disponibile e le ringraziamo. La presenza a Sanremo darà molta visibilità alla nostra battaglia».