Vittorio Sgarbi non è più il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, il critico d’arte si è dimesso tra mille polemiche dopo le inchieste di Report e le indagini dell’Antitrust. Nei giorni scorsi, il sindaco di Terni e leader di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ha annunciato di volerlo candidare alle prossime Europee.
«Sto valutando, dipende» ha risposto Sgarbi ad Affaritaliani. «Si possono fare cose nuove, oppure perseguire la strada di un partito se me lo chiedono con fondamento. Quando smisi di fare l’assessore a Milano diventai sindaco di Salemi. I tempi sono perfetti per una nuova opportunità, ma sto anche diventando vecchio. Valuterò, vedremo. Ho già fatto il parlamentare europeo nel 1999 per poi dimettermi per andare al governo. Potrei farlo una seconda volta».
«Sono legato a tutte e tre i partiti della maggioranza e non ho alcuna resistenza su nessuno. Ci sono in tutti i partiti del Centrodestra aree liberali in cui mi riconosco e anche aree che meno corrispondono alle mie caratteristiche politiche. Sono tre opportunità. Vedremo. Quando qualcuno me lo chiederà, valuterò», conclude Sgarbi
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