Accordo Albania-Italia, Bonelli (Avs): "Barbarie politica, è pura e disumana propaganda da parte della destra"

Bonelli (Avs): "Atto di propaganda ideologica che svela la direzione verso cui il Governo Meloni intende portare il nostro Paese: disumanità, deterrenza ed esternalizzazione delle responsabilità".

Accordo Albania-Italia, Bonelli (Avs): "Barbarie politica, è pura e disumana propaganda da parte della destra"
Angelo Bonelli
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15 Febbraio 2024 - 14.34


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L’approvazione in Senato dell’accordo tra Albania e Italia sui migranti è un atto di “barbarie politica”, secondo il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

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«L’approvazione della ratifica dell’accordo Italia-Albania sui migranti, acclamata dai banchi della maggioranza al Senato, è il simbolo di una barbarie politica che ha pochi altri precedenti nella storia e rappresenta una mossa dubbia anche sotto il profilo della gestione umanitaria dei flussi migratori. Stiamo parlando di stanziare 650 milioni di euro su cinque anni per costruire due centri destinati a un massimo di 3000 persone, mentre nell’ultimo anno abbiamo assistito a circa 157.000 sbarchi. E’ evidente che questa scelta si configura più come un atto di propaganda ideologica che come una strategia efficace e giustificata e svela la direzione verso cui il Governo Meloni intende portare il nostro Paese: disumanità, deterrenza ed esternalizzazione delle responsabilità. Lontane dagli occhi, le persone migranti vengono spinte lontano dalla coscienza collettiva».

«La pratica della detenzione amministrativa prevista dall’accordo contravviene apertamente alle direttive dell’UE, che richiedono una valutazione individuale. Inoltre, la mancanza di garanzie per il diritto di difesa e informazione, la discriminazione giuridica tra chi arriva in Italia e chi in Albania e le ambiguità su come verrà effettuato lo screening dei soggetti vulnerabili, senza dimenticare il rischio di separazione delle famiglie e la questione irrisolta della giurisdizione delle navi italiane, sottolineano una palese violazione del diritto internazionale ed europeo, oltre che la disumanità dell’intera operazione».

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«L’assenza di un parere legale definitivo dalla Commissione Europea, audita ieri sulla questione in Commissione LIBE al PE, pone ulteriori dubbi sull’adeguatezza e sulla legalità di questo accordo. E’ evidente che il Governo di Giorgia Meloni predilige la via della propaganda e della retorica della paura, investendo risorse considerevoli in accordi discutibili anziché lavorare per una politica migratoria che sia davvero efficace, umana e conforme agli standard internazionali».

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