Renzi ribadisce il no a Conte e profetizza la fine del governo: "Meloni e Salvini romperanno come i Ferragnez"

Renzi: «La capolista ha perso in casa 1 a 0, Pd e M5s si sono avvicinati e per uno come me che è all'opposizione e non si sente rappresentato da Schlein e Conte è un segnale positivo perché c'è un un'alternativa e si vedrà alle Europee con il Centro».

Renzi ribadisce il no a Conte e profetizza la fine del governo: "Meloni e Salvini romperanno come i Ferragnez"
Matteo Renzi ad Atreju
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28 Febbraio 2024 - 09.47


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Matteo Renzi ha parlato ai microfoni di Rtl 102.5, sulle recenti elezioni in Sardegna e sulle nuove alleanze che dovranno coinvolgere anche il cosiddetto ex Terzo Polo. «La capolista ha perso in casa 1 a 0. Mi riferisco al centrodestra che aveva i numeri per vincere. Meloni ha umiliato Salvini: i due romperanno come i Ferragnez perché ha scelto una persona abbastanza detestata anche nella sua città. Dopo i Ferragnez mi aspetto i Melonez». 

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«La capolista ha perso in casa 1 a 0, Pd e M5s si sono avvicinati e per uno come me che è all’opposizione e non si sente rappresentato da Schlein e Conte è un segnale positivo perché c’è un un’alternativa e si vedrà alle Europee con il Centro».

«Alle regionali, per chi come noi sta al centro e normale che ci siano alleanze, noi scegliamo le persone sia per quanto riguarda i sindaci che i presidenti di Regione. Però le partita per le europee è più complessa, io non starò mai con chi manganella o con chi mette i cognati a governare la nazione ma nemmeno con chi sostiene il reddito di cittadinanza».  

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«Alle regionali è impossibile correre da soli. Ma sul resto no. Io non diventerò mai uno che sostiene il reddito di cittadinanza. Uno che dice `il Superbonus è una cosa che funziona´ invece ha rovinato intere famiglie. Io sono perché Giuseppe Conte e i 5 Stelle siano molto lontani da noi». 

Replicando a Conte «l’unico conflitto di interesse che ho visto in questi anni è quello di chi durante la pandemia ha fatto sfilare nel suo ex studio legale persone che parlavano di mascherine, di provvigioni, di cose che verranno fuori con la commissione Covid. Insomma l’unico» che ha qualche cosa «da chiarire si chiama Giuseppe Conte. Io con lui non ci sto». 

«Dopo tanti anni mi rimetto in gioco, ci metto la faccia. Io ci sono, faccio politica non faccio l’influencer, chi mi attacca poi quando ci sono le preferenze non si candida mai. Io penso che se vado in Europa posso essere una voce a sostegno dell’Italia». 

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