Una rappresentanza dei pescatori di Lampedusa era oggi alla Camera, in un incontro organizzato da Aboubakar Soumahoro. Salvatore Martello, ex sindaco di Lampedusa e presidente del consorzio dei pescatori, ha parlato dei problemi che riguardano i lavoratori del settore, in particolare quello della raccolta dei relitti e dei resti delle imbarcazioni dei migranti.
«È un problema ormai trentennale questo che inficia pesantemente sull’economia dell’isola che si basa largamente sulla pesca e sul turismo. Questo problema è antico e il governo ce l’ha ben presente perché è stato rappresentato a tutti i politici venuti a Lampedusa, spesso solo per fare una passerella».Questo problema è antico e il governo ce l’ha ben presente perché è stato rappresentato a tutti i politici venuti a Lampedusa, spesso solo per fare una passerella», sottolinea
«Ad oggi però nessuno se ne è fatto veramente carico, né a livello governativo, né a livello europeo. Ce la ricordiamo bene la presidente Von Der Leyen sull’isola, e ricordiamo come non abbia trovato tempo di parlare con i lampedusani e ascoltare dalla loro voce i loro problemi e le reali necessità».
«Noi siamo veramente la porta d’Europa, e per questo anche l’Europa dovrebbe prestare ascolto alle richieste richieste di noi pescatori, che facciamo un lavoro duro e che pretendiamo la salvaguardia dell’ecosistema del nostro mare, che è vita e lavoro».
Piero Billeci, pescatore e presidente dell’Associazione Armatori Lampedusa.
«Chiediamo al governo di dar seguito all’ordine del giorno approvato alla Camera. E gli chiediamo soprattutto di cambiare strada, cambiare approccio… È fondamentale per noi non lasciare più alla deriva le imbarcazioni dei migranti dopo i salvataggi. Sono imbarcazioni che, dopo qualche ora, vanno a fondo e provocano ingenti danni, come la rottura delle nostre reti, spezzate dai rottami. Oltre alla pulizia e alla bonifica dei fondali noi chiediamo che queste imbarcazioni vengano immediatamente spostate dopo il salvataggio in spazi opportuni»,
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