Giorgia Meloni si trova in Libano, per far visita al contingente italiano nella base Millevoi di Shama. «Non può esserci pace se non c’è anche rispetto, e il rispetto che l’Italia è riuscita a costruire in nazioni e territori come questi, un rispetto garantito dalla professionalità e dall’umanità, dalla capacità di essere competenti, ma anche dalla capacità di saper guardare al bisogno degli altri è la carta d’identità del nostro orgoglio. Ãê la base dell’autorevolezza che l’Italia ha costruito nel mondo e consente a persone come noi, come me, di far valere gli interessi italiani. Perché buona parte del nome che abbiamo in contesti come questo, la gran parte, è costruita dal lavoro che voi fate ogni giorno».
«Sono giorni difficili in medio oriente, in Europa, intere aree del paese si sono improvvisamente incendiate, dobbiamo fare tutto quello che possiamo per evitare quel rischio» di propagazione delle fiamme «e voi siete parte di quello che noi possiamo fare, siete il fossato, la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l’incendio».
«L’Italia deve essere consapevole di quello che garantite con i vostri sacrifici. Rinunciate a tutto per costruire e garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca comodamente seduti dal divano di casa».
«Perché la pace non si costruisce con i buoni sentimenti e le parole. La pace è soprattutto deterrenza, impegno e sacrificio. E non può esserci pace se non c’è anche rispetto e il rispetto che l’Italia è riuscita a costruire in nazioni come questa, garantito dalla competenza e dall’umanità, è la carta d’identità del nostro ruolo, è la base dell’autorevolezza che l’Italia ha costruito nel mondo e consente a persone come me di far valere gli interessi italiani».
Argomenti: giorgia meloni governo meloni