Ilaria Salis non andrà agli arresti domiciliari, la Corte di Budapest ha negato la richiesta della 39enne italiana, in carcere da quasi 14 mesi. Il padre, Roberto Salis, ha tirato in causa il governo Meloni e la sua inazione.
«I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza. Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane».
«Mi pare palese che ci sia una posizione del governo ungherese di infischiarsene delle direttive europee e questo leva anche un po’ il velo sulle responsabilità del governo italiano dato che il governo ungherese ha deciso di perpetrare questo atteggiamento inaccettabile per uno Stato che appartiene all’Unione europea».
«I nostri ministri non hanno fatto bella figura. Nordio ci aveva accusato di aver perso tempo ma non è cambiato nulla. Per cui c’è da convivere con la giustizia ungherese, con le istituzioni italiane. Ci dobbiamo aspettare che ci sia una protesta contro l’immobilismo italiano».
Argomenti: governo meloni