Pozzolo (Fdi) è l'unico indagato per lo sparo di Capodanno: ecco la nota della Procura e le accuse per il deputato

Caso Pozzolo, la Procura: “Sin dall'acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali da parte della Repubblica e dalla stazione carabinieri emergeva la riconducibilità dei reati provvisoriamente contestati all'onorevole Pozzolo".

Pozzolo (Fdi) è l'unico indagato per lo sparo di Capodanno: ecco la nota della Procura e le accuse per il deputato
Il deputato di Fdi Emanuele Pozzolo
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5 Aprile 2024 - 16.11


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Per il caso dello sparo partito dalla pistola del deputato di Fdi Emanuele Pozzolo, la procura di Biella ha chiuso le indagini e l’esponente meloniano risulta essere l’unico indagato. Le accuse riguardano lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni esplosioni pericolose.

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“Le indagini preliminari espletate hanno avuto a oggetto sia l’assunzione a sommarie informazioni di tutte le persone presenti, sia rilievi e accertamenti di carattere tecnico eseguiti nei locali ove si sono svolti i fatti e sull’arma in sequestro detenuta dall’onorevole Pozzolo”, ha spiegato in una nota la procuratrice di Biella Angela Teresa Camelio.

Sin dall’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali da parte della Repubblica e dalla stazione carabinieri di Andorno Micca, emergeva la riconducibilità dei reati provvisoriamente contestati all’onorevole Pozzolo, con relativa iscrizione dello stesso nel registro degli indagati”. 

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“La consulenza tecnica balistica ha accertato la piena sovrapponibilità delle testimonianze delle persone informate sui fatti e quelle della persona offesa e non ha riscontrato la ricostruzione alternativa fornita originariamente dall’onorevole Pozzolo al momento dei fatti”.

“Nel corso delle indagini preliminari emergeva, che la pistola dalla quale è stato esploso il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico e aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione. È emerso, da ultimo, che anche il munizionamento detenuto dall’onorevole al momento dello sparo non poteva essere portato in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiché “espansivo” e, pertanto, rientrante nel munizionamento da guerra”.

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