La sconfitta alle regionali in Basilicata ha riaperto le discussioni sull’alleanza tra Pd e M5s, discussioni che però appassionano esclusivamente chi non ha deciso di non prendere parte al cosiddetto campo largo. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ne ha parlato in diretta su Rai 3.
”Quello del centrosinistra in Basilicata è stato un percorso costellato da errori e problemi: si pensi solo che fino a pochi giorni prima del deposito delle liste non si sapeva quale fosse il candidato del centrosinistra sfidante il presidente uscente. Poi ci sono stati i veti del M5S alle forze dell`area riformista e riformatrice. Non traggo conclusioni affrettate dalle regionali, non l`ho fatto per la Sardegna, non lo faccio per la Basilicata”.
“Ma è indubbio che si è trattato di un pasticcio, un disastro di Pd e M5s. Tutto questo a fronte di risultati che non premiano il M5S. Nonostante questo, a Conte viene riconosciuto un peso politico nel determinare le scelte strategiche assolutamente sproporzionato al peso del consenso che ha, oltre ad avere posizioni non condivisibili in tema di politiche internazionali e di giustizialismo, e con accenti sempre più marcati via via che si avvicina il voto europeo. Per noi è inaccettabile”.
“Per le Europee noi abbiamo presentato la proposta degli Stati Uniti d`Europa, per l`integrazione europea, federalista e garantista e che parla a quel mondo che ha dato la preferenza alle liste che in Basilicata avevano quelle caratteristiche, a cui non piace il Pd che si fa dettare la linea dal M5s, a cui non piace soprattuto quella linea su cui Conte vuole portare Schlein, soprattutto sui temi della giustizia, del posizionamento internazionale e dell`economia”.
“Un elettorato che è anche critico rispetto alla destra meloniana e a Salvini che scrive `meno Europa` sui manifesti, non rendendosi conto che – ha concluso Magi – meno Europa vuol dire meno pace, meno benessere, meno infrastrutture e meno ricerca”.
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