La banale e stra usata citazione di Ennio Flaiano “la situazione è grave ma non seria” purtroppo calza a pennello con quanto stiamo vivendo a livello politico e sociale nell’ultimo anno e mezzo in Italia. Governato da una destra populista, retrograda e bugiarda – basta scorrere le promesse fatte e non mantenute in campagna elettorale – il Paese è sul crinale di una deriva brutta, ancor prima che pericolosa. L’ultimo esempio è il convegno organizzato alla Camera per promuovere la riforma del cosiddetto Premierato. Presenti, tra gli altri, il cantante Pupo e Iva Zanicchi, che per l’occasione hanno vestito i panni dei costituzionalisti e abbracciato la geniale idea di Giorgia Meloni.
«Sono qui perché sono interessato a una questione giusta, cambiare la costituzione non è semplice, ma sono grandi sfide e battaglie che i governi devono intestarsi. Meloni è capace» ha dichiarato trionfante Pupo. «La riforma mi piace perché è completamente nuova, un’idea nuova. Mi piace il premier forte, su cui fare affidamento. Secondo me è giusto cambiare la costituzione».
«Non è semplice ma queste sono le grandi sfide che i governi devono affrontare. Mi piace molto questa legge, è nuova non assomiglia a quella della Francia né al cancellierato tedesco. Magari è più vicino a quello che ha fatto Israele un tempo e poi ha abbandonato. Noi siamo unici e l’Italia deve fare cose che altri non fanno».
Al cantante fa eco Iva Zanicchi, berlusconiana della prima ora che oggi si riscopre meloniana di ferro. «Anche io mi chiedo perché mi abbiano invitato, voglio capire, sono curiosa. C’è la Meloni, se c’è la Meloni tutti corriamo. È un’emozione essere qui. È interessante poter ascoltare questi temi così importanti. La parola premierato mi piace, ma io ascolterò quello che dicono e darò il mio parere. Diamo un po’ meno potere non so a chi». Tutto molto bello e rassicurante. Un po’ come la magistrale orchestra del Titanic che suonava i suoi pezzi migliori mentre l’acqua entrava da ogni fessura della nave squarciata da un iceberg.
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