Maurizio Gasparri, intervenendo oggi al Festival del lavoro a Firenze, ha perso l’ennesima occasione per… parlare d’altro e ha attaccato Ilaria Salis e la sua famiglia. «La sinistra parla più della Salis che non della sicurezza delle città. La sinistra detta un’agenda dove casomai anche quel padre, se avesse educato meglio la figlia, avrebbe un problema in meno oggi».
Il senatore di Forza Italia è poi tornato sulla questione del lavoro e della sicurezza.
«Di fronte a notizie drammatiche c’è sempre una reazione di forte emozione e di forte unità, come nel caso di quello che è avvenuto a Firenze in via Mariti. La frequenza di tragedie gravi sul lavoro fa capire che i settori a rischio sono tanti e credo che dovremmo non solo rivedere le norme, ma occorre anche avere un comportamento diverso: fino a qualche anno fa, ad esempio, si andava in moto senza il casco ed era normale, ma adesso sarebbe inconcepibile e questo ha contenuto i danni. È un paragone che può sembrare improprio, ma dobbiamo martellare su questi aspetti sia l’impresa che il lavoratore. Ci vuole una consapevolezza diffusa».
Secondo Gasparri per contenere gli incidenti sul lavoro «occorrono più verifiche sul sistema degli appalti e sanzioni più gravi, e se parliamo di patente a punti dobbiamo sottolineare che per gli incidenti stradali la patente a punti ha determinato effetti positivi».