Fratoianni chiede a Toti di fare un passo indietro: "Si dimetta, ora basta. Orlando candidato? Personalità di livello"

Liguria, Fratoianni: «Toti si dimetta e si consenta ai liguri di scegliere il loro futuro, di dare nuova efficacia, trasparenza e funzionalità all'ente regionale». 

Fratoianni chiede a Toti di fare un passo indietro: "Si dimetta, ora basta. Orlando candidato? Personalità di livello"
Nicola Fratoianni
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20 Maggio 2024 - 12.10


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Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, a margine di una conferenza stampa a Genova ha parlato dell’ipotesi di candidatura dell’ex ministro Andrea Orlando per il campo progressista, in caso di elezioni anticipate in Liguria

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«Andrea Orlando è un amico e una personalità di assoluto valore e livello, quindi penso che possa rappresentare una risorsa molto importante. Non sono io qui oggi a decidere chi debba essere il candidato o la candidata di una coalizione alternativa a quella delle destre, ma se mi chiedete un commento su Andrea Orlando il mio è un commento molto positivo». 

«Credo sia arrivato il momento che Toti si dimetta, adesso anche basta. È il momento di liberare la regione da tutti i punti di vista, intanto l’istituzione regionale che è paralizzata: penso che nessuna vicenda individuale possa tenere sotto sequestro la Regione che ha responsabilità rilevantissime, nell’interesse generale». 

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«Toti si dimetta e si consenta ai liguri di scegliere il loro futuro, di dare nuova efficacia, trasparenza e funzionalità all’ente regionale». 

«Sono poco appassionato alle geografie astratte. Vedo un sacco di dibattito sul campo largo, giusto, stretto. Io vorrei una proposta politica che funziona perché è in grado di dimostrare in modo chiaro la sua natura alternativa». 

«Per Fratoianni occorre mettere in campo una coalizione, una proposta alternativa che cambi le priorità, cambi l’agenda e consenta di cambiare anche in meglio il futuro dei liguri. La politica funziona quando è in grado di offrire una scelta chiara: chiedo un voto perché penso che l’Europa debba essere l’Europa della pace e non della guerra, sono contrario alla corsa agli armamenti, voglio più medici e infermieri e meno armi. È una scelta molto chiara e netta. La politica è fatta di scelte, vale anche quando si fa una proposta politica per governare i territori. La destra governa secondo una certa idea di opere, sanità, trasporti, ambiente, lavoro e diritti, noi dobbiamo averne un’altra. Se teniamo questa barra diventa facile sciogliere il nodo di come si compongono poi le coalizioni».  

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