Liguria, Orlando (Pd): "Giorgia Meloni ci faccia sapere come vuole andare avanti, è un esproprio di democrazia"

Andrea Orlando: "A oltre due settimane dall`arresto di Toti, dica la destra come rendere compatibile l`amministrazione della Liguria, alle prese con una gigantesca mole di investimenti, con lo stallo che si è venuto a creare".

Liguria, Orlando (Pd): "Giorgia Meloni ci faccia sapere come vuole andare avanti, è un esproprio di democrazia"
Andrea Orlando
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24 Maggio 2024 - 10.14


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Intervistato da La Repubblica, il deputato Pd Andrea Orlando, possibile candidato alle regionali in Liguria, ha parlato della situazione dopo l’arresto di Giovanni Toti. «A oltre due settimane dall`arresto di Toti, dica la destra come rendere compatibile l`amministrazione della Liguria, alle prese con una gigantesca mole di investimenti, con lo stallo che si è venuto a creare. Poiché Giorgia Meloni ha sempre sventolato la bandiera dello sviluppo e della crescita, dell`attenzione alle imprese, della velocità nell`attuazione del Pnrr, ora tocca a lei a spiegare come tutto questo si possa fare in una regione sostanzialmente paralizzata. E ciò al netto del giudizio politico sulla vicenda, ovvero che ci troviamo di fronte a un esproprio di democrazia».

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«In Liguria per anni una cupola imprenditoriale, politica e burocratica, nata dall`intreccio fra alcuni attori economici e pezzi della pubblica amministrazione ha bypassato ogni luogo e processo istituzionale, spogliando dalle loro funzioni tutti gli organi competenti – dal Consiglio regionale all`Autorità portuale – per sostituirli con riunioni sugli yacht o aperitivi in villa. A inizio legislatura avevo scritto a tutti i parlamentari liguri per segnalare il rischio infiltrazione mafiosa nella politica regionale, evidenziato dal rapporto della Dia. Da tempo denunciavo un`oligarchia predatoria in Regione. Pur senza avere gli elementi di oggi, i segnali già c`erano: i protagonisti dei raid economici e urbanistici erano sempre i soliti; i commissariamenti erano finalizzati a saltare i percorsi ordinari; pezzi di informazione erano condizionati da questo sistema».

A chi dalla maggioranza ritiene l’inchiesta genovese `un castello di carte´, Orlando replica dicendo che «se fosse così non si capisce perché Salvini abbia mandato gli ispettori all`Autorità portuale di Genova. In ogni caso io non commento l`inchiesta, lo fa già il ministro Nordio secondo me impropriamente, ma mi pare che al momento non ci sia alcun tipo di intervento arbitrario». Elezioni anticipate in regione unica opzione possibile? «Qual è l`alternativa? Dica la destra come vuole continuare e se può». 

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