Alluvionati, il Pd contro il viceministro Bignami: "Parole vergognose, Meloni tace perché la pensa come lui?"

Alluvionati, Schlein: "Bignami ha detto che se qualcuno critica o ha simpatia per il PD `ve li possiamo anche togliere´, ma i ristori non sono un favore, sono un diritto". 

Alluvionati, il Pd contro il viceministro Bignami: "Parole vergognose, Meloni tace perché la pensa come lui?"
Francesco Lollobrigida
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7 Giugno 2024 - 10.46


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Il Pd risponde alle parole di Galeazzo Bignami, che si è detto pronto a non dare i ristori alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, se il Pd e le “persone eterodirette” continuassero a protestare contro i provvedimenti del governo Meloni. 

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Elly Schlein: «Non aiutiamo gli agricoltori negando l’emergenza climatica perché sono tra le prime vittime di questa emergenza. Basta chiederlo a chi non ha ancora visto i ristori dopo un anno e ha imparato da un viceministro del governo Meloni che i ristori arrivano a seconda delle loro simpatie politiche: questo è un uso molto grave delle istituzioni, Bignami ha detto che se qualcuno critica o ha simpatia per il PD `ve li possiamo anche togliere´, ma i ristori non sono un favore, sono un diritto». 

Enza Rando: «Le parole del vice ministro Bignami sul decreto alluvioni sono un vergognoso ricatto. Minaccia di ritirare i contributi alle famiglie vittime dell’alluvione davanti alle legittime richieste che arrivano da quei territori».

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«A fronte di mesi interminabili di promesse non mantenute del Governo, strumentalizzare il disagio che l’Emilia Romagna sta ancora affrontando è un mezzuccio politico inaccettabile».

Debora Serracchiani: «Bignami, che è viceministro, invece di assumersi le sue responsabilità, millanta promesse, le ennesime e mai realizzate, e si permette di rivolgersi a chi ha subito le conseguenze di un alluvione di fatto quasi ricattando. Adesso basta. La popolazione romagnola che ha reagito al disastro con grande dignità, con commovente solidarietà e con ammirevole coraggio non si merita questa vergogna. Non si merita di non aver visto ancora nulla di tutto ciò che è stato promesso. Presidente Meloni se proseguisse il suo silenzio sulle parole di Bignami significherebbe che le condivide e questo sarebbe gravissimo».  

Alfredo D’Attorre: «Il viceministro Bignami, già noto alle cronache per altre gesta indimenticabili in passato, oggi trova il modo di ricordare a tutti quanto sia adeguato al ruolo che ricopre, minacciando i cittadini romagnoli, che aspettano da più di un anno di ricevere i ristori per i beni mobili, di non erogare un contributo, peraltro tardivo e del tutto insufficiente, se condividono le posizioni critiche del PD sulla gestione dell’alluvione. A questo punto è evidente che, se la Presidente Meloni ritiene compatibile la permanenza al governo di una figura che manifesta questo senso delle istituzioni, si assume la responsabilità diretta di una tale modalità padronale e sostanzialmente ricattatoria di gestione della cosa pubblica».  

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