Le chat tra il portavoce di Lollobrigida Paolo Signorelli e Diabolik: antisemitismo e celebrazioni dei terroristi neri

Diabolik e Signorelli parlano dei terroristi neofascisti Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. «Onore a loro», si scrive nella chat.

Le chat tra il portavoce di Lollobrigida Paolo Signorelli e Diabolik: antisemitismo e celebrazioni dei terroristi neri
Francesco Lollobrigida e Paolo Signorelli
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7 Giugno 2024 - 08.47


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Paolo Signorelli è il capo ufficio stampa del ministro Francesco Lollobrigida, un nome noto nell’ambiente dell’estrema destra romana, che riporta alla memoria il nonno Paolo Signorelli, fondatore di Ordine Nuovo e ideologo della destra neofascista. Il nome del rampollo è spuntato all’interno dell’inchiesta sull’omicidio di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli. Nelle carte, riporta La Repubblica, sono spuntate diverse chat tra Diabolik e lo stesso Signorelli, in un florilegio di antisemitismo e celebrazione dei terroristi neri e del crimine romano in generale.

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«Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei», dice Diabolik. «Tutti ebrei», replica Signorelli. E ancora: «Mortacci loro», mentre Diabolik posta un articolo sui soldati tedeschi morti nei campi di prigionia alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, dopo la morte di un tifoso a San Siro nel 2018, Piscitelli scrive: «Quell’ebreo di Gad Lerner». E Signorelli: «Che ha detto quel porco?». Poi i due parlano del boss albanese Elvis Demce: «Ma hanno assolto Elvis? Fantastico, daje», scrive Signorelli. «Sìììì», replica Piscitelli. Demce faceva parte del sodalizio criminale di Diabolik e riceverà negli anni successivi condanne per tentato omicidio e traffico di droga.

Ci sono altri messaggi in cui Diabolik racconta a Signorelli che «i fascisti e i nazisti sono pagani». Lui replica: «A me lo dici? Io festeggio il solstizio, viva il paganesimo» e Piscitelli: «Evviva, dobbiamo spingerlo». «Nonno era pagano convinto. Mia zia si è sposata due mesi fa con rito pagano. Bellissimo. Tutte poesie e riti vari, incensi, cerchi magici, fuoco rivolti al sole. È stato bello». «E dove?». «Sulla cima del monte Soratte, tutti là siamo andati. Ci stava pure il Ciavarda (l’ex Nar Ciavardini, ndr) si è divertito, anche se lui è molto cattolico». «Le brucerei le chiese», commenta Piscitelli. «I preti, i peggio», ribatte Signorelli.

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Diabolik e Signorelli parlano poi dei terroristi neofascisti Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. «Onore a loro», si scrive nella chat. Signorelli è un giornalista pubblicista, che ha collaborato con numerose redazioni di livello nazionale e ha un trascorso recente nelle radio locali romane che parlano della Lazio.

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