Sergio Mattarella a Chisinau: "Libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”

Mattarella a Chisinau: “Con la Presidente Sandu abbiamo parlato anche dell'importanza di preservare le nostre democrazie liberali, soprattutto nell'attuale contesto internazionale. Libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”.

Sergio Mattarella a Chisinau: "Libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palazzo della Repubblica di Chisinau,con Maia Sandu Presidente della Repubblica di Moldova,in occasione della visita Ufficiale
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18 Giugno 2024 - 10.43


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Sergio Mattarella è a Chisinau, in Moldova, occasione per ribadire la necessaria difesa di democrazia e pace. “Con la Presidente Sandu abbiamo parlato anche dell’importanza di preservare le nostre democrazie liberali, soprattutto nell’attuale contesto internazionale. Libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”.

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“In questi ultimi anni, incluso nell`ambito della Piattaforma per il sostegno alla Moldova, l`Italia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro, quale contributo all`assistenza dei rifugiati ucraini e per alleviare le conseguenze della crisi energetica sulle famiglie moldave”.

“in questi ultimi anni, incluso nell`ambito della Piattaforma per il sostegno alla Moldova, l`Italia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro, quale contributo all`assistenza dei rifugiati ucraini e per alleviare le conseguenze della crisi energetica sulle famiglie moldave”.

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“La Moldova, quale Paese confinante, ha subito in prima persona le drammatiche conseguenze del conflitto in Ucraina, dall`impennata dei prezzi energetici all`afflusso di oltre un milione di rifugiati in transito verso l`Europa – ha ricordato il capo dello Stato -. Desidero rinnovare la profonda ammirazione della Repubblica Italiana per la generosità con cui il popolo moldovo ha accolto e sostenuto negli anni passati centinaia di migliaia di ucraini in fuga dalla brutale guerra di aggressione scatenata da Putin”.

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