Matteo Renzi, intervenendo all’assemblea Ance a Roma, è tornato a criticare duramente la Ue a guida von der Leyen.
“Se c’è qualcuno che con l’eccesso di ideologismo ha distrutto un pezzo di economia è l’accoppiata von der Leyen-Timmermans e guardate che questo è evidente ormai a tutti”.
“Se rimettono Ursula von der Leyen un’altra volta dopo quello che ha fatto alle aziende europee secondo me è un errore”, ha ribadito parlando alla platea di imprenditori “Il vostro orizzonte deve essere quello di guardare a un’Europa che però non può essere quella burocratica”.
Renzi è poi passato a parlare del governo Meloni.
“Io sono all’opposizione di questo governo, ma non dell’Italia. Se fanno la separazione delle carriere è chiaro che voto a favore. Se l’elezione diretta del premier è un pasticcio, è chiaro che io voto no. Non sto criticando il singolo governo. La domanda è: c’è nella classe dirigente italiana la consapevolezza che noi siamo l’Italia con quel patrimonio di storia che ha bisogno di futuro?”
“Io ho fatto il sindaco, hanno detto che lo Stadio Artemio Franchi è un monumento pubblico nelle gradinate della curva ferrovia, che è una schifezza, però è stata considerata patrimonio nazionale. Ma al di là delle battute non è pensabile il meccanismo che da’ a chi è politicamente non responsabile il compito di decidere. Io ho provato a cambiare le leggi e sono rimbalzato. Se il governo Meloni riesce a farlo… Ma devo dire che in questi due anni di Governo questo sguardo sul futuro non lo ho visto neanche in Meloni”.