Un nuovo impulso prima della pausa estiva. Il Movimento Cinque Stelle procede con la sua Assemblea Costituente, prevista per ottobre, che ridisegnerà l’identità del gruppo. Nonostante il fondatore Beppe Grillo, apertamente critico riguardo ai metodi e agli obiettivi della “rivoluzione” promossa dal presidente Giuseppe Conte, il processo organizzativo prosegue senza sosta. Domani sera, Conte affronterà il tema con i senatori e i deputati in una riunione congiunta dei gruppi. Si discuteranno anche le procedure e le tappe approvate giovedì scorso dal Consiglio nazionale del Movimento.
Uno dei punti critici del processo costituente potrebbe riguardare la selezione di un campione di 300 persone incaricate di discutere i temi “più rilevanti” emersi dall’ascolto di iscritti e simpatizzanti. Attualmente, il metodo proposto non tiene conto di incarichi o anzianità di militanza. I 300 saranno scelti con un criterio quasi statistico, stratificando per genere, età e area geografica. Particolare attenzione sarà data ai giovani e alle donne.
La riunione di domani, però, non ha l’obiettivo di placare malumori interni. I gruppi si incontrano regolarmente ogni secondo martedì del mese per fare il punto sui lavori parlamentari e sui progetti del Movimento. La convocazione è stata anticipata di una settimana a causa della pausa estiva dei lavori di Camera e Senato, che inizia questo fine settimana.
Il percorso verso l’Assemblea Costituente sarà il punto centrale all’ordine del giorno. Durante l’ultima riunione del consiglio nazionale, sono state definite le tre fasi del percorso: l’ascolto di iscritti e simpatizzanti, il confronto deliberativo dei 300 e, infine, l’Assemblea Costituente con il voto finale degli iscritti. Conte ha dichiarato che sarà possibile rivedere tutto, inclusi i ruoli suo e di Grillo, il nome, il simbolo, le alleanze, la posizione nell’UE, lo Statuto e la Carta dei valori. Alcuni vedono in questo percorso un tentativo di marginalizzare Grillo, ma la deputata Anna Laura Orrico ha sottolineato che non si tratta di una passerella o di un modo per mettere da parte Grillo, il quale ha sempre espresso liberamente le sue idee, influenzando anche decisioni importanti come quella di entrare nel governo Draghi.
Per ora, il dibattito sembra mantenersi nei toni del fair play, ma data l’importanza delle decisioni da prendere, è probabile che le tensioni emergano presto. Una delle questioni strategiche in discussione sarà la scelta di un’alleanza più ampia. “I 5 Stelle non sono più quelli che volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno,” ha commentato l’eurodeputato del PD Dario Nardella. “Confido in questo percorso di maturazione. Dobbiamo lavorare insieme.”
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