Nessun ministro, neanche un sottosegretario. Per il secondo anno consecutivo (il secondo del governo Meloni), ieri, nella ricorrenza dell’80esimo anniversario della strage, con i suoi 560 morti ammazzati di cui 120 bambini il più grave eccidio nazifascista di civili dopo quello di Marzabotto, nessun esponente del governo si è presentato a Sant’Anna di Stazzema.
Dove, come ha ricordato, Mattarella, “stanno le radici della nostra Repubblica” nata dalla Costituzione antifascista.
Ma, evidentemente, non per il governo, che pure ha giurato su quella Carta. E che, oltre la beffa il danno, tramite l’avvocatura dello Stato sta bloccando i risarcimenti alle vittime di quella strage immonda. Non c’è limite alla vergogna per questa destra post-fascista.