Mattarella a Cracovia: "Serve un esercito dell'Unione Europea"

Il Presidente della Repubblica alla riunione dei sedici capi di stato europei che si tiene al Castello di Wawel. Le spese militari sono troppe ma per l'Europa è questo l'unico modo per rispondere all'aggressione di Putin

Mattarella a Cracovia: "Serve un esercito dell'Unione Europea"
Sergio Mattarella
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11 Ottobre 2024 - 17.39


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Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è a Cracovia per partecipare alla tradizionale riunione di sedici capi di stato europei, che quest’anno si tiene al castello di Wawel, ad un passo dalla guerra che sta funestando il nostro continente che si trova ad affrontare grandi sfide: da quelle climatiche a quelle geopolitiche. Da qui viene l’urgenza, per il Presidente Mattarella, di compiere passi avanti per permetter all’Unione di rispondere a queste sfide con tempestività ed efficacia.

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Tra queste sfide vi è anche quella di creare una difesa comune dell’Unione europea. Facendo riferimento al modo con il quale la Russia di Putin si comporta il Presidente ha spiegato che “ci troviamo di fronte al tentativo di introdurre il principio che gli stati confinanti o anche soltanto prossimi a uno stato più grande e forte hanno due sole strade: l’allineamento politico, economico, culturale o l’invasione.

La sfida non si traduce, banalmente, soltanto in quantitativi di spesa ma riguarda il conseguimento di capacità militari. Gli Stati Uniti sono in grado di condurre operazioni complesse. I 27, tutti insieme, hanno forti limiti e possono svolgere operazioni di complessità notevolmente ridotta.

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Conosciamo le cause. Frammentazione in 27 diverse Forze Armate Conseguente duplicazione di funzioni e compiti. Differenti sistemi d’arma con difficile interoperabilità. Abbiamo 27 industrie militari, sovente in competizione fra loro”. Ha infine aggiunto- come riportato dall’Ansa- che “per la stabilità internazionale e per contrastare chi calpesta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti da soli. Non dobbiamo lasciarli soli e l’unica possibilità per farlo è quella di acquisire vere, efficaci, capacità militari. Sempre pronti a una cooperazione che allenti le tensioni, nel rispetto di indipendenza e sovranità di ogni Stato. Quelle capacità comuni dell’Unione sono indispensabili. Nella speranza – ha concluso – di non doverle mai usare”.

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