Una reazionaria nemica del principio della separazione dei poteri.
“Giorgia Meloni che va all’attacco dei giudici per gli effetti, alla luce del diritto e della giurisprudenza europea del tutto prevedibili, di una sua scelta di pura propaganda. Ministri che partecipano a un sit-in contro la magistratura nel bel mezzo di un processo. Due fatti gravi accaduti ieri e che dicono tutto su quanto siano radicate nella destra italiana le pulsioni illiberali e autoritarie, e su quanto sia scarso, in Meloni e nei suoi alleati, il senso delle istituzioni e della democrazia costituzionale. La democrazia costituzionale non ammette l’onnipotenza arrogante della maggioranza politica pro tempore, tanto che tra i suoi obiettivi di fondo vi è quello di evitare che essa abusi del suo potere.
Per questo la democrazia costituzionale ha tra i suoi presupposti essenziali la separazione e il bilanciamento, e quindi il rispetto reciproco, tra i poteri dello Stato, in primo luogo tra il potere politico e quello giudiziario. La destra italiana sta calpestando questi principi basilari con inquietante disinvoltura. Ciò costituisce un problema assai serio”.
Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali.
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