Faida a destra: il capo di gabinetto di Giuli, Spano, si dimette e denuncia il clima di 'mostrificazione'

Francesco Spano ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di capo di gabinetto del Ministero della Cultura. Nella lettera indirizzata al ministro Alessandro Giuli

Faida a destra: il capo di gabinetto di Giuli, Spano, si dimette e denuncia il clima di 'mostrificazione'
Francesco Spano e Alessandro Giuli
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23 Ottobre 2024 - 16.46


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Francesco Spano ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di capo di gabinetto del Ministero della Cultura. Nella lettera indirizzata al ministro Alessandro Giuli, Spano scrive: “Il contesto che si è creato, caratterizzato anche da sgradevoli attacchi personali, non mi permette più di mantenere la serenità necessaria per svolgere al meglio questo importante incarico. Nell’interesse dell’Amministrazione, ritengo quindi doveroso fare un passo indietro. Questo non mi impedisce di esprimere la mia profonda gratitudine per la stima e il sostegno che mi ha sempre mostrato con grande convinzione”.

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Giuli: “Su Spano barbarico clima di mostrificazione”

 “Con grande rammarico, dopo averle più volte respinte, ricevo e accolgo le dimissioni del capo di gabinetto, Francesco Spano”, dichiara il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “A lui aggiunge – va la mia convinta solidarietà per il barbarico clima di mostrificazione cui è sottoposto in queste ore. Non da ultimo, ribadisco a Francesco Spano la mia completa stima e la mia gratitudine per la specchiata professionalità tecnica e per la qualità umana dimostrate in diversi contesti, ivi compreso il ministero della Cultura”.

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La (contestata) nomina di Spano poco più di una settimana fa

 Francesco Spano era stato nominato capo di gabinetto del ministero della Cultura poco più di una settimana fa. La sua nomina era stata contestata anche all’interno della maggioranza e di FdI, perchè Spano era accusato di aver finanziato, quando era direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), un’associazione Lgbtq poi finita al centro di un caso di favoreggiamento della prostituzione.

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