Una vergogna assoluta. «Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città insieme a vari rappresentati del governo. Io voglio dire che ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora chiedere i fondi per l’alluvione, i fondi per le infrastrutture, i fondi per le forze dell’ordine che servono per fare il lavoro sul diritto alla sicurezza nella nostra città, i fondi per la sanità, il diritto alla casa».
Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore – a margine della commemorazione dell’80esimo anniversario della battaglia di Porta Lame – rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle manifestazioni di ieri nel capoluogo emiliano.
«Mi aspetto che domani la presidente Meloni invece che commentare i disordini e cavarsela con poco, dica alla città di Bologna cosa possiamo insieme per mettere a posto tutta l’area metropolitana che è stata colpita dall’alluvione», sottolinea il sindaco riferendosi alla visita annunciata per lunedì nel capoluogo emiliano della premier – insieme agli altri leader dei partiti del centrodestra – a sostegno della candidata Elena Ugolini alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna.
Nelle reazioni del centrodestra, dopo gli scontri tra esponenti dei centri sociali e le forze dell’ordine, c’è stata una strumentalizzazione per fini politici? «Esattamente in mezzo» alle visite dei principali ministri del governo e della presidente Meloni «arrivano i Patrioti e CasaPound. Diciamo – risponde Lepore – che a pensare male si fa peccato… In ogni caso, non andava gestito così l’ordine pubblico, credo che il ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna».
Quella di Porta Lame, a Bologna, è stata «una tra le più importanti battaglie d’Europa per rappresentare cosa i partigiani hanno fatto per la Liberazione dell’Italia e della nostra città. Era importante esserci anche dopo la giornata di ieri», prosegue il sindaco di Bologna, per poi rimarcare che sabato sono avvenute «cose gravi». «Io credo che sia grave – sottolinea Lepore – che chi ha la responsabilità di gestire l’ordine pubblico abbia permesso a 300 persone vestite con la camicia nera di entrare nella nostra città e di sfilare di fronte alla stazione» dove ci fu la strage del 2 agosto.
«Noi – ricorda ancora il sindaco di Bologna – eravamo contrari ed avevamo chiesto che questa cosa non si facesse anche perché avrebbe creato problemi di ordine pubblico e avrebbe messo a rischio l’incolumità di tante persone. E come si è visto ieri, purtroppo, questo è accaduto. Penso che qualcuno debba assumersi questa responsabilità. Nel Comitato per l’ordine pubblico, parlandone con il Prefetto e il vice Questore e con tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, c’era contrarietà a svolgere questa manifestazione in piazza XX Settembre. Poi evidentemente – conclude Lepore – qualcuno da Roma ha chiamato e le cose sono cambiate».