La deriva della destra autoritaria. Quella del governo con il ddl Sicurezza o meglio con il ddl Paura è una deriva sul piano del dissenso ed è una deriva preoccupante per la qualità della democrazia. Io penso che ci sia un grande problema di sicurezza in questo Paese, ma non è quello che vuol far passare la propaganda della destra. Penso che ci sia un problema di sicurezza collettiva col fatto che ci sono troppe persone sempre di più che non hanno un tetto sulla testa o che non hanno sufficientemente garantito il diritto alla cura e alla salute, o il diritto all’istruzione e al trasporto pubblico, o che non abbiamo il diritto a un reddito dignitoso che permetta di assicurare un futuro ai loro figli».
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs dai microfoni di Radio Rai Uno nel corso de `Il Rosso e il Nero´.
«E quando aumenta la paura – prosegue il leader di Sinistra italiana – aumentano di pari passo solitudine e anche rabbia ed è in una miscela sociale di questo tipo che si insinua talvolta anche la criminalità. Per rispondere a tutto questo io penso che serva il contrario di quanto preveda il progetto del governo. E il segnale che viene dall’imponente manifestazione di popolo di sabato scorso a Roma non può rimanere inascoltato. E poi aggiungo che non dobbiamo mai aver paura di esercitare il diritto dissenso, così come chi è al governo non deve assolutamente reprimere il dissenso, la destra se lo metta bene in testa: chi occupa una strada o blocca per qualche ora un binario per difendere il proprio posto di lavoro non lo fa certo a cuor leggero ma lo fa per disperazione e per rendere visibile la propria drammatica situazione. E allora per questo devono finire in galera? E alla destra che continua a fare propaganda io dico che non c’è alcun problema a condannare la violenza: quando la violenza la fanno i poliziotti sui manifestanti a mani alzate o su dei ragazzini che manifestano in modo del tutto pacifico e quando qualcuno fa violenza sugli operatori delle forze dell’ordine che svolgono il proprio lavoro e ci mancherebbe».
«Ma in questo ddl Sicurezza non c’è scritto che bisogna punire che picchia un poliziotto per strada, anche perché questo è già previsto dalle norme, ma c’è scritto che un operaio che difende il futuro della propria famiglia rischia di passare alcuni anni in carcere. Per tutto questo continueremo ad impegnarci perché questa inutile e pericolosa deriva autoritaria venga fermata», conclude Fratoianni.
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