Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha lasciato intendere la sua ambizione di tornare al Viminale durante una diretta sui social.
Rispondendo al messaggio di un follower che lo invitava a riprendere il ruolo di ministro dell’Interno, Salvini ha dichiarato: “Sono ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, abbiamo avviato tantissimi progetti, tantissimi cantieri per modernizzare e rendere sicura l’Italia e andremo avanti. Sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani, contrastare l’immigrazione, la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, la tratta di esseri umani, lo spaccio di droghe è qualcosa di fondamentale. C’è un amico adesso al ministero dell’Interno, si chiama Matteo Piantedosi. Chissà un domani che non ci si ritorni a occupare anche di sicurezza in questo Paese”.
Dietro queste parole si cela la strategia politica di Salvini, che punta a sfruttare temi come l’immigrazione e la sicurezza per rilanciare la propria immagine, in calo nei sondaggi. L’ex ministro dell’Interno spera di riguadagnare consensi facendo leva su una propaganda xenofoba e autoritaria, come già accaduto durante il suo precedente mandato. Salvini cerca di cavalcare la paura e il malcontento per riposizionarsi come paladino della “sicurezza” e leader di riferimento per un elettorato conservatore e ostile all’immigrazione.
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